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REPLAY

Un piatto che si ribella alla morte chiedendo alla ceramica di fargli da madre, di accoglierlo tra le sue braccia perché debole, perché rotto. Esempio di come qualcosa, arrivata alla fine della sua vita, può continuare a vivere.

Un piatto eterno, carico di emotività e complicità che fa del suo punto di forza la sua debolezza.

Un piatto che nasce da un piatto, sempre diverso e sempre nuovo.

Lontano dalle accezioni negative legate alla rottura con doppia funzionalità convoglia in sé l’atto dello spezzare, del dare un pezzo del proprio piatto come intimità e ricordo.

Di facile produzione e complesso significato, Replay è il punto di inizio per una nuova vita.

 

In collaborazione con M. Sanzarello, D. Nopor

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